Giornata di confronto tecnico su diverse modalità distribuzione fanghi biologici di depurazione

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Uno dei principali settori di attività di cui si occupa il Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” (CAA) è il riutilizzo in agricoltura dei fanghi biologici di depurazione.

Il materiale organico ricavato dal trattamento di depurazione delle acque reflue risulta particolarmente ricco di nutrienti e può quindi essere considerato a tutti gli effetti un fertilizzante da utilizzare proficuamente nella coltivazione delle colture agrarie.

Lo spandimento in campo di questa tipologia di matrice organica viene realizzata mediante l’utilizzo di specifici carri distributori.

Tali mezzi nel corso degli anni si sono sempre più evoluti ed attualmente hanno raggiunto elevati standard operativi, garantendo adeguati livelli qualitativi nell’omogeneità di distribuzione del materiale.

Una delle problematiche più rilevanti nella conduzione di tale attività è rappresentata dalla emissione di odori sgradevoli, peraltro tipica della distribuzione di gran parte delle matrici utilizzate nella fertilizzazione organica, che possono essere causa di disagio per le persone residenti o che operano nelle adiacenze delle aree sulle quali viene condotta l’attività.

La citata situazione di disagio permane normalmente fino al momento dell’interramento del materiale distribuito e, in considerazione di ciò, tale operazione viene eseguita il più a ridosso possibile della distribuzione.

Si ritiene comunque che possa anche esistere una correlazione tra la modalità di distribuzione del fango, legata alle caratteristiche costruttive dei mezzi impiegati (organi di distribuzione posteriori, laterali e a caduta) e la diffusione di odori sgradevoli.

Il settore Gestione Rifiuti e Biomasse di CAA, al fine di valutare la possibilità di ridurre questo tipo di impatto dell’attività di riutilizzo sulle popolazioni delle aree interessate, ha organizzato in data 14 ottobre 2022, una giornata dimostrativa in campo, sui terreni agricoli di proprietà della Società agricola Simoni Laerte e Simoni Emanuele s.s. in Comune di Malalbergo (BO).

 

Sono state coinvolte diverse aziende di contoterzismo (Bortolotto, Corazzari, Lambertini, Mioli) ognuna con i carri distributori normalmente utilizzati per l’attività, ed aziende agricole che già utilizzano il materiale (Regazzi, Franchini e Moscato).

Hanno partecipato ai lavori della giornata anche importanti aziende costruttrici quali Franzosi Snc (CR) e Visini Srl (CR) ed era presente anche il dott. Carlo Bisaglia del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (CREA).

La giornata è iniziata con una breve introduzione del Direttore CAA Dott. Moreno Foschini, che ha tenuto a ringraziare i partecipanti per la loro presenza, sottolineando la necessità di concentrare gli sforzi e produrre sinergie al fine di trovare, il più rapidamente possibile, soluzioni efficaci per limitare le emissioni odorigene, nella fase di distribuzione dei fanghi di depurazione.

La mattinata è proseguita concentrando l’attenzione sul carro Franzosi, con apparato distributore operante per caduta, quindi tecnicamente in grado di limitare la formazione di aerosol e la conseguente diffusione di odori sgradevoli, non prevedendo il lancio del materiale verso l’alto.

Nel pomeriggio si è passati alla valutazione operativa delle altre tipologie di carri distributori presenti, caratterizzati da organi di distribuzione di diversa concezione, coinvolgendo le relative aziende di contoterzismo.

Per ciascuno dei mezzi verificati in fase operativa, un apposito gruppo di rilevatori ha valutato l’intensità dell’emissione odorigena, registrando i dati su apposite schede.

Risultati ottenuti

In questa prima giornata di confronto tecnico i dati rilevati non hanno evidenziato significative differenze nei livelli di diffusione di odori sgradevoli tra i vari mezzi operativi testati, anche se la modalità di distribuzione per semplice caduta è apparsa quella in grado di poter garantire il miglior contenimento delle emissioni di aerosol, scontando però, rispetto ad altri sistemi valutati, evidenti limitazioni operative conseguenti alla ristretta area di distribuzione garantita.

L’obiettivo prioritario della giornata dimostrativa, che si può considerare raggiunto, è stato comunque quello di avviare un confronto fra le diverse realtà coinvolte nell’attività di riutilizzo dei fanghi biologici di depurazione (costruttori, contoterzisti, aziende agricole), mettendole in relazione tra loro e considerandone le rispettive esigenze.

L’impegno di CAA dovrà essere quello di alimentare e stimolare tale confronto tecnico, per giungere alla individuazione di sistemi e modalità di distribuzione del materiale, in grado di ridurre le emissioni di aerosol e quindi l’impatto odorigeno nelle zone limitrofe alle aree sulle quali viene condotta l’attività.