Il CAA “G. Nicoli” S.r.l. ha recentemente presentato un progetto che, con provvedimento n. 17165 del 07 agosto 2023, è rientrato tra quelli finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del P.S.R. 2014-2020, Tipo di operazione 1.2.01, relativa al sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione. L’operazione, in particolare, si prefigge di promuovere il trasferimento e la diffusione dei risultati di progetti finanziati da programmi comunitari, nazionali e regionali attinenti alle tematiche individuate per le due focus area 3° e 4B attraverso:
– azioni dimostrative: sessioni pratiche per illustrare nuove tecnologie, utilizzo di macchine innovative, nuovi metodi di difesa delle colture, tecniche di produzione eco-sostenibili, tecniche innovative per la gestione degli allevamenti, presso aziende sperimentali collegate ad organismi di ricerca, aziende agricole, allevamenti, caseifici;
– azioni di informazione: attività volte a disseminare informazioni e conoscenze attraverso convegni, seminari, pubblicazioni, forum, newsletters, realizzazione di supporti multimediali (ad esempio siti web, DVD, CD, social network, app), sportelli informativi.
La focus area oggetto della proposta progettuale del CAA è stata la 4B, che include le tematiche relative a:
L’intensità del sostegno è pari al 100% della spesa ammissibile.
Il progetto del CAA ha come obiettivo generale quello di trasferire e diffondere i risultati ottenuti da sperimentazioni svolte nell’ambito di precedenti progetti finanziati attinenti alle tematiche individuate per la Focus Area 4B, mirati alla messa a punto di innovative strategie agroecologiche per la gestione delle principali problematiche fitosanitarie su colture di interesse agrario.
Attraverso questo progetto, CAA si prefigge quindi di aumentare la diffusione su larga scala di queste pratiche rispettose dell’ambiente, mediante la realizzazione di un piano composto da azioni dimostrative e informative mirate alle aziende agricole e ad altri operatori del settore.
Queste azioni consentiranno di diffondere nuove conoscenze riguardanti la gestione eco-sostenibile delle colture, con il fine ultimo di ridurre il ricorso ad input chimici, con particolare riferimento ai trattamenti insetticidi, contribuendo così ad una maggiore resilienza dell’intero agroecosistema.