A Modena, in un tratto del Canale Naviglio a valle dello scarico del Depuratore si assiste da anni, nel periodo primaverile ed estivo, a picchi di infestazione moleste di chironomidi (prevalentemente Chironomus plumosus e C. thummi), ditteri le cui larve sono favorite dalle condizioni fisico-chimiche dell’acqua e dei sedimenti del fondo che si instaurano in quel tratto di canale.
CAA, nell’ambito del rapporto di assistenza tecnico-scientifica con il Comune, da tempo ha messo a punto una tecnica standardizzata di gestione del fenomeno basato sul monitoraggio settimanale degli adulti.
In questo modo sono condotti occasionali interventi adulticidi soltanto al superamento di una prestabilita densità critica di adulti.
Negli ultimi due anni si sta approfondendo la relazione che sembra sussistere tra le piante acquatiche Potamogeton filiformis e P. pectinatus, e la popolazione di chironomidi. In particolare gli sfalci di tali specie vegetali che contribuiscono a substrato di ovideposizione e ancoraggio per le ovature, sembrano rappresentare un intervento fortemente utile al rapido crollo delle infestazioni.
Attualmente tale fenomeno è in via di approfondimento per valutare l’utilità degli sfalci come pratica corrente nell’ambito della gestione integrata dei chironomidi.