Si sono concluse nel 2020 le analisi archeobotaniche condotte dal Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica del C.A.A. “G. Nicoli”, sul sito preistorico di Casera Staulanza nel Comune di Val di Zoldo, in provincia di Belluno a 1681 m. di altitudine. Il sito è stato scavato dall’Università di Ferrara tra il 2011 e il 2018 e le indagini hanno permesso il rinvenimento di più di 11 mila manufatti litici riferibili alla principale fase di frequentazione del sito riferibile alla fase finale dell’Epigravettiano recente (tra i 13 e gli 11,5 mila anni fa); si sono tuttavia rilevate anche frequentazioni in epoche successive, nel Mesolitico, nell’età del Rame e in epoca medievale. Questo sito rappresenta, ad oggi, l’insediamento tardo-paleolitico di alta quota più intensamente frequentato dell’area delle Dolomiti Bellunesi ed è anche il primo sito di alta quota, riferibile a questo periodo, ad essere scavato nel territorio veneto.
Gli studi antracologici condotti dal nostro Laboratorio hanno permesso di delineare un quadro generale della vegetazione circostante il sito, delle risorse a disposizione dell’uomo, del rapporto uomo-ambiente nelle diverse fasi di frequentazione dell’area oltre alle attività antropiche intraprese principalmente per l’accensione di fuochi e l’approvvigionamento del combustibile legnoso.
I risultati delle indagini sono state discusse dalla dott.ssa Emily Salamon il 17 dicembre 2020 nella Tesi di laurea “Il contributo dello studio antracologico per la ricostruzione del rapporto uomo-ambiente nel sito preistorico di Casera Staulanza (Val di Zoldo, BL) – Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli studi di Verona, Università degli studi di Trento – Corso di Laurea Magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia.
Per ulteriori approfondimenti è possibile contattare il Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica, e-mail: palinologia@caa.it – tel. 051-6871757