Il 30 luglio si è conclusa come da programma la campagna di lotta biologica alla cimice asiatica basata sui lanci della “vespa samurai” (Trissolcus japonicus), un parassitoide assolutamente innocuo per l’uomo e principale limitatore biologico della cimice nelle aree di origine.
Il Centro Agricoltura Ambiente ha contribuito, insieme all’Università di Bologna, all’Università di Modena e Reggio Emilia e ad Agri 2000, all’allevamento della vespa samurai (partendo dalle cimici asiatiche raccolte durante l’inverno), con la consegna al Servizio Fitosanitario Regionale di oltre 17 mila femmine fecondate.
Il materiale prodotto dal team di lavoro ha consentito, fra giugno e luglio 2020, di effettuare il rilascio del parassitoide in 300 siti regionali individuati prevalentemente all’interno di siepi, aree verdi e boschetti vicini alle colture attaccate dalla cimice. I siti di lancio sono stati selezionati secondo criteri in grado di garantire la sopravvivenza e la diffusione degli insetti utili.
Questo primo anno di attività si è quindi posto l’obiettivo di insediare la vespa samurai nel territorio regionale in modo da iniziare quel processo di riequilibrio ecologico che dovrebbe portare ad un efficace controllo biologico della cimice.
Infine, nel mese di agosto, il Centro Agricoltura Ambiente, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha eseguito rilievi volti a verificare la presenza di eventuali parassitoidi selvatici nelle ovature di cimice asiatica rinvenute su piante spontanee e ornamentali.