Nell’esigenza di valutare possibili alternative all’impiego di prodotti insetticidi piretroidi in miscela con piperonile butossido, CAA ha testato con prove di semi-campo l’effetto abbattente di un formulato contenente piretrine naturali.
Le informazioni scientifiche riguardo l’efficacia delle piretrine naturali nei trattamenti spaziali all’aperto non sono molte, essendo da anni messe da parte dall’uso praticamente esclusivo dei piretroidi.
Pertanto, alla luce delle attuali conoscenze, la esigenza di immettere nell’ambiente molecole a bassissima persistenza, dal profilo tossicologico il più rassicurante possibile e per gestire il fenomeno della resistenza delle zanzare nei confronti degli insetticidi, crediamo sia utile rivalutare la potenziale utilità dell’estratto dai capolini del fiore Chrysanthemum cinerariifolium.
La tecnica sperimentale, perfezionata da CAA, utilizza un ceppo sensibile di Aedes albopictus e permette di ottenere immediatamente l’efficacia abbattente riproducendo le condizioni operative del pieno campo.
Con irrorazioni da apparecchiatura a basso volume e con dosi di etichetta, la mortalità media dopo 30-60 minuti dal trattamento è risultata compresa tra l’80 e il 100%. Un dato molto interessante da validare, oltre che su Ae. albopictus, anche sulle altre specie culicidiche dei nostri ambienti.
Le prove sono state condotte nell’ambito delle attività sperimentali previste nel 2020 nel progetto di cui la Legge della Regione Emilia-Romagna n. 15 del 1991 “Interventi di lotta ai Culicidi nelle località turistiche costiere inserite nell’area del delta del Po”.