Il progetto CCM “Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo”

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Angelini P, P Parodi, R Bellini, G Venturi,  Montarsi, G Capelli
Epidemiol Prev 2021; 45 (5)

La rapidità e l’entità dei cambiamenti ecologici cui il pianeta è sottoposto dalla crescente pressione antropica determina risposte da parte dei sistemi biologici che vanno comprese e declinate su scala locale al fine di adottare politiche idonee di gestione del rischio sanitario. In questo caso, si è affrontato il tema delle malattie trasmissibili da vettore, con particolare attenzione alle zanzare.
Le specie di zanzara che al momento svolgono un ruolo attivo di rilevanza sanitaria in Italia sono Aedes albopictus, vettore di Chikungunya, Dengue e Zika, e Culex pipiens, vettore di West Nile e Usutu. In prospettiva, è identificabile il rischio di introduzione di Aedes aegypti, che i modelli previsionali indicano come già in grado di stabilirsi nel bacino del Mediterraneo.
Il progetto condotto da luglio 2015 a gennaio 2018 in Emilia-Romagna, Marche, Piemonte, Sicilia e Veneto, insieme all’Istituto superiore di sanità, ha affrontato la tematica con strumenti innovativi utili per migliorare la gestione della problematica nella pratica di sanità pubblica.
Le attività si sono indirizzate su sei obiettivi specifici:
1. sviluppo e adozione pilota di linee guida per la sorveglianza delle specie di zanzara invasive;
2. creazione di mappe di rischio per Chikungunya, Dengue e Zika utilizzando i dati di monitoraggio quantitativo di Aedes albopictus;
3. predisposizione di modelli di piattaforma web per la condivisione dei dati da parte degli attori della sorveglianza integrata a West Nile a livello regionale;
4. sviluppo di format di comunicazione pubblica centrati sulle malattie a trasmissione vettoriale;
5. avvio di analisi costo/beneficio che possano permettere in prospettiva stime circostanziate e assistere i decisori politici;
6. sorveglianza sierologica di popolazione su malattie emergenti non inserite nella circolare ministeriale arbovirosi (Tick Borne Encephalitis e meningiti da Toscana Virus).
I risultati ottenuti vengono presentati e l’esperienza acquisita resa disponibile per promuovere l’adozione sul territorio nazionale di metodiche già praticabili e certamente migliorabili e adattabili ai vari contesti ambientali. L’approccio integrato one health sembra ben rispondere alle esigenze di questo settore, permettendo di considerare nell’insieme gli aspetti che ne determinano le dinamiche osservate.

 

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