Strategia Porta a Porta

Una strategia di lotta più incisiva alla Zanzara Tigre:
il Porta-a-Porta

I sistemi di lotta alla Zanzara Tigre messi finora in campo prevedono sostanzialmente:

  • la lotta larvicida nella tombinatura stradale pubblica,
  • l’informazione ai privati per la presa in carico del problema nelle aree di propria competenza,
  • l’eventuale distribuzione gratuita dei formulati larvicidi per consentire il trattamento autonomo nelle aree di propria pertinenza,
  • l’ordinanza sindacale specifica.

Purtroppo questo pacchetto di misure non è in grado di garantire la piena vivibilità degli spazi aperti. L’elevata presenza di Zanzara Tigre nei mesi estivi centrali induce molti cittadini a ricorrere al fai da te, con frequenti trattamenti adulticidi, acquisto di apparecchi di dubbia efficacia, consumo frequente di preparati repellenti; soluzioni spesso inefficaci o addirittura dannose, specie se gli interessati sono bambini o persone particolarmente sensibili.

Per tali motivi dal 2012 CAA ha avviato la sperimentazione di un approccio di lotta più intensivo e capillare.

la strategia integrata Porta-a-Porta (PaP)

 

Il notevole successo conseguito, in termini di riduzione delle popolazioni di Aedes albopictus e del conseguente miglioramento della qualità della vita, attestati da dati oggettivi e dal risultato dei questionari di valutazione distribuiti a fine campagna tra i cittadini che avevano usufruito del servizio, ha permesso di replicare ed ampliare l’iniziativa in diverse aree urbanizzate presso alcuni Comuni della provincia di Bologna: S.Giovanni in Persiceto, Bentivoglio, Castello d’Argile, Galliera, S.Agata Bolognese, S.Pietro in Casale e Bologna.

 

Vedi pubblicazione scientifica su PaP
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Metodologia standard del PaP
  • Sei-sette turni di lotta larvicida presso la totalità della tombinatura stradale pubblica nel periodo Aprile-Settembre.
  • Un primo passaggio PaP in tutti i civici ad inizio stagione durante il quale si provvede a parlare col cittadino, al trattamento della totalità dei focolai permanenti e alla loro registrazione, alla rimozione e messa in sicurezza dei focolai occasionali.
  • Cinque-sei successivi passaggi PaP riferiti ai soli civici che al primo passaggio sono risultati con focolai permanenti.
  • Acquisizione di tutte le informazioni utili per favorire l’accesso. In caso di assenza sono inoltre previste più sequenze di ripassi. L’obiettivo perseguito è quello di controllare almeno il 95% delle proprietà private censite.
  • Tutti i trattamenti larvicidi, in area sia pubblica sia privata, si avvalgono di regolatori di crescita a base di Diflubenzuron o di formulati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis israelensis e Lysinibacillus sphaericus o di film coprente.
  • Distribuzione di copepodi predatori presso quei focolai di grossa capacità che, per oggettiva impossibilità o per esigenze dei residenti, non possono essere rimossi. La lista include i bidoni e le cisterne adibiti alla raccolta di acqua per scopi irrigui, i pozzi e altri eventuali grandi contenitori.
  • Segnalazione all’autorità dei cittadini che non consentono l’accesso nelle aree di loro pertinenza e dunque rifiutano l’intervento e di tutti gli altri casi potenzialmente a rischio (ad es. assenze permanenti, situazioni di plateale inosservanza di quanto stabilito dalla specifica ordinanza).