Di seguito viene riportato un estratto dell’intervento della Dott.ssa Silvia Marvelli (CAA Srl) e Antonio Malara (Operosa Spa) a ISSA PULIRE 2021 di Verona.
Il tema della qualità dell’aria, sia outdoor che indoor, riveste oggi sempre più importanza, anche a causa degli effetti sanitari e ambientali che può procurare alla popolazione esposta. In particolare, l’inquinamento dell’aria che respiriamo è oggi un problema complesso, dipendente da diversi fattori, come ad esempio, il traffico veicolare, il riscaldamento civile, le emissioni industriali, particolari e talora estreme condizioni meteorologiche e tanto altro ancora.
Da oltre 30 anni il CAA Giorgio Nicoli srl, centro internazionale specializzato nella ricerca e innovazione e nella fornitura di servizi per la tutela ambientale, è impegnato in diverse attività finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente. In particolare, l’esperienza del CAA Giorgio Nicoli srl in oltre 20 anni di attività, annovera diversificati monitoraggi effettuati sia in ambienti indoor che outdoor, finalizzati a valutare la presenza di componenti biologiche e abiologiche presenti in aria o in atmosfera; le attività di ricerca sono state svolte in questi anni in collaborazione con diversi enti pubblici e soggetti privati.
Come risulta da alcune indagini condotte a livello europeo, la popolazione dei centri urbani trascorre in media il 95-97% del tempo negli ambienti confinati privati e pubblici (oltre 20 ore al giorno, delle quali circa la metà nella propria abitazione) e solo l’1% nell’ambiente esterno (outdoor). In particolare, in base ad alcune ricerche effettuate, il livello di concentrazione di molti tipi di inquinanti è fino a cinque volte superiore negli ambienti interni rispetto agli ambienti esterni. Per questo, sempre più spesso, le persone soffrono di problemi respiratori nei luoghi di lavoro.
Nascono quindi spontanee alcune domande: cosa respiriamo negli ambienti chiusi? Ma soprattutto com’è l’aria che respiriamo in ambienti confinati? Quando possiamo parlare di inquinamento indoor o meglio che cosa si intende per inquinamento indoor? Abbiamo strumenti in grado di farci sapere cosa si respira in ambienti indoor, nel nostro ufficio oppure nelle sale d’attesa di un ospedale, in un aeroporto o all’interno di un supermercato o di un centro commerciale?
CAA utilizza per il monitoraggio indoor il campionatore volumetrico VPPS 2000 Lanzoni che simula la respirazione umana e fornisce una sorta di “film” che registra tutto quello che avviene in un determinato ambiente confinato, una prova quantitativa e qualitativa di quello che viene respirato da chi è presente all’interno di un ambiente.
Il monitoraggio indoor costituisce quindi il primo campanello di allarme o meglio una sorta di “alert” che consente di dare un tempestivo avvio ad azioni di sanificazione degli ambienti lavorativi, ospedalieri, centri commerciali ecc., consentendo quindi di migliorare le condizioni di salute e soprattutto di passare la maggior parte del proprio tempo in un ambiente sano e sanificato.