Le proprietà di resistenza meccanica rendono il legno adatto ad essere utilizzato per una vasta gamma di oggetti, sia utensili e manufatti sia elementi per la costruzione di strutture anche di grandi dimensioni. Il legno possiede infatti proprietà tecnologiche che lo rendono facilmente lavorabile anche con semplici utensili; è inoltre un ottimo combustibile e fornisce una primaria fonte energetica.
La disciplina scientifica che si occupa del riconoscimento della struttura macroscopica e microscopica dei reperti lignei è la xilologia (dal greco χίλον = legno e logos = scienza, discorso), materia che ne approfondisce le caratteristiche fisiche (peso specifico, colore, igroscopicità, ecc.), meccaniche/tecnologiche (resistenza, durezza, elasticità, ecc.) e strutturali (porosità, vasi, tracheidi, raggi, parenchima, ecc.), indicazioni fondamentali per trarre considerazioni sulle scelte dei materiali per le vaste applicazioni di produzione artigianale sia antica che attuale.
L’analisi xilologica delle specie legnose contribuisce a collocare nel tempo i manufatti, a rilevare preferenze e metodi di lavorazione, a dare indicazioni su usi e costumi, pratiche colturali e commerci nonché su fatti climatici ed extraclimatici che hanno inciso nella vita della pianta e spesso hanno influenzato la stessa storia dell’uomo.
Il Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica si occupa da vario tempo dello studio xilologico di reperti antichi (reperti archeologici vari come pettini, secchi, piatti e cucchiai, fusaiole, elementi di imbarcazioni, ecc.) e moderni (elementi strutturali come capriate e travi ma anche oggetti musicali, opere d’arte, ecc.) fornendo informazioni sull’essenza lignea, le caratteristiche botaniche e lo stato di conservazione dei reperti, dati di fondamentale importanza per i tecnici incaricati della pianificazione degli interventi di restauro e consolidamento.